
Negli ultimi decenni lo zebrafish si è progressivamente affermato come organismo modello.
Gli studi nel pesce possono infatti affiancare, integrare e talvolta sostituire quelli condotti nel topo.
Tra i principali vantaggi dell’utilizzo dello zebrafish c’è il fatto che il suo genoma ha il 70% di omologia con quello umano. Inoltre, è stato sequenziato e può essere facilmente manipolato. Perciò, lo zebrafish permette di studiare moltissimi geni-malattia. In aggiunta, lo zebrafish ha un ciclo di sviluppo rapido (lo stadio adulto è raggiunto in 3 mesi dalla nascita); la fecondazione è esterna e le uova sono grandi, quindi facilmente iniettabili; l’embrione è trasparente, quindi gli organi interni sono ben visibili. Infine, l’utilizzo di embrioni entro 5 giorni di vita dà molta libertà nella composizione dei gruppi sperimentali. In termini più generali, le piccole dimensioni degli embrioni e degli adulti consentono di aumentare notevolmente la numerosità campionaria, pur utilizzando spazi contenuti e mantenendo sotto controllo i costi.
Storicamente utilizzato per studiare vari aspetti dello sviluppo d’organo (e.g. neurosviluppo, sviluppo di cuore e vasi), più recentemente zebrafish ha preso piede come organismo modello in oncologia, perché il genoma del pesce contiene gli ortologhi degli oncogeni umani e i tumori che si sviluppano sono simili.
Zebrafish è molto utilizzato anche per esperimenti di xenotrapianto, perché permette di accorciare i tempi e di abbattere i costi rispetto all’utilizzo del topo.
Infine, zebrafish è ampiamente utilizzato per studi tossicologici (farmaci, sostanze chimiche, inquinanti ambientali, …).

La Zebrafish Facility di IFC si compone di due laboratori e ospita linee selvatiche e linee transgeniche utilizzate per imaging, patologie cardiovascolari e melanoma.
Il lab 24 è dotato di tre sistemi di stabulazione che garantiscono il benessere animale tramite controllo della temperatura, del pH e della conduttività (Tecniplast). Sono anche presenti un apparato di schiusa per artemia e un sistema di osmosi inversa che permette di purificare l’acqua in ingresso. I sistemi di stabulazione possono ospitare fino a 120 vasche da 3,5 litri per l’allevamento delle nostre linee, dallo stadio larvale a quello adulto. Gli animali vengono alimentati tre volte al giorno con cibo secco e artemia.
Il lab 22 è dedicato alle tecniche di manipolazione, quali la microiniezione e l’acquisizione delle immagini. Nel lab sono presenti: 1 microiniettore (Tritech); 1 incubatore che permette di mantenere gli embrioni microiniettati a temperatura controllata (MEMMERT); 2 stereomicroscopi, di cui 1 con fotocamera, per visualizzare e manipolare gli embrioni; 1 stereomicroscopio a fluorescenza (MZ10F, Leica) con videocamera (DFC3000 G, Leica), per analizzare in fluorescenza embrioni e adulti.
La Zebrafish Facility è in rete con le altre facility presenti sul territorio pisano (Fondazione Stella Maris IRCCS, Scuola Normale Superiore, Università di Pisa), il che favorisce gli interscambi di linee e protocolli, ma soprattutto di idee e di personale, anche in formazione.

La Zebrafish Facility di IFC è gestita da unità di personale dell’istituto ed è accessibile a tutti gli utenti interessati, sia quelli che operano all’interno di S. Cataldo che gli esterni, contattando la Responsabile Dr.ssa Laura Poliseno per definire il tipo di sperimentazione di cui si ha bisogno, nonché la gestione del personale coinvolto e dei costi.
Autorizzazioni
La Zebrafish Facility di IFC-CNR è stata autorizzata dal Ministero della Salute (autorizzazione #297/2012-A, del 21 Dicembre 2012) e dal Comune di Pisa (autorizzazione #DN-16/504, del 7 Giugno 2013). Gli esperimenti sullo zebrafish sono effettuati in conformità con le linee guida dell’Unione Europea per il benessere degli animali [European Communities Council Directive of September 22, 2010 (2010/63/ UE)]. Tutti i protocolli sperimentali necessitano di previa approvazione da parte del Ministero della Salute.
STAFF
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Istituto di Fisiologia Clinica del CNR
Area della Ricerca del CNR,
Via Moruzzi 1 – 56124 Pisa
Contatti
Dr.ssa Laura Poliseno
MAIL: laura.poliseno@cnr.it