
Assegno di Ricerca
Oncologia Sperimentale | Radioterapia e radiobiologia
Responsabile: Margherita Maffei
Attività di Ricerca
Con il gruppo della Dott.ssa Margherita Maffei mi occupo dello studio di nuovi approcci di radioterapia in ambito oncologico.
In particolare, stiamo svolgendo degli studi preclinici per valutare gli effetti delle radiazioni ionizzanti a livello molecolare e cellulare, sfruttando sistemi in vitro progressivamente sempre più complessi (colture 2D, organoidi, costrutti biostampati).
Il progetto in cui sono coinvolta è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR),Missione 4, Componente 2, Ecosistemi dell’Innovazione–Tuscany Health Ecosystem (THE), Spoke 1 “Advanced Radiotherapies and Diagnostics in Oncology” ed ha l’obiettivo di implementare la radioterapia FLASH per il trattamento dei tumori indagandone gli effetti radiobiologici fondamentali. Ho conseguito il dottorato di ricerca in Biologia presso l’Università di Pisa, ed ho lavorato come assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, dove nel 2023 sono risultata vincitrice di una borsa di studio post-dottorato finanziata dalla Fondazione Veronesi.
Il mio interesse nel settore oncologico è emerso anni fa quando ho realizzato che esistono diverse opzioni di trattamento chemioterapico, ma non esiste alcun test disponibile per determinare la terapia migliore per ogni paziente. Per questo motivo, durante il mio dottorato, ho condotto uno studio pilota per sviluppare un nuovo test in vivo di medicina personalizzata, utilizzando un modello di xenotrapianto di tessuto tumorale derivato da paziente sfruttando larve di zebrafish.
Il mio impegno nella ricerca sul cancro è dimostrato da numerosi lavori il cui obiettivo principale è stato mettere alla prova il modello per verificare se potesse rivelare l’eterogeneità inter- e intra-tumorale dei pazienti e il loro profilo di chemio sensibilità rispetto alle linee guida terapeutiche internazionali. Ho validato il modello in studi preclinici per testarne la capacità predittiva (XenoZ,NCT03668418) e l’ho confrontato con il consolidato modello di organoidi derivati da pazienti, una tecnica che ho acquisito durante il mio soggiorno presso la Dublin City University.