L’epidemiologia clinica nasce dall’esigenza di valutare in modo quantitativo l’efficacia dei trattamenti medici attraverso strumenti statistici. Si pone quindi come area applicativa essenziale per supportare la gestione sanitaria e il processo decisionale per la pianificazione di politiche sanitarie volte a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria dei pazienti e la loro qualità di vita.
Applicando i metodi dell’epidemiologia classica al contesto clinico, essa rappresenta inoltre elemento chiave per la lettura critica delle pubblicazioni scientifiche e per la medicina basata sulle evidenze.
Oltre a studiare l’efficacia di interventi terapeutici e vaccinali, l’epidemiologia clinica analizza l’evoluzione temporale delle patologie, le differenze tra gruppi di popolazione e aree geografiche, e le relazioni tra fattori individuali e insorgenza di varie patologie. In tale contesto, diviene importante lo studio delle alterazioni molecolari e cellulari precoci alla base dello sviluppo di malattie, in grado di fornire informazioni sugli effetti biologici e sulla suscettibilità individuale ai fattori di rischio.
Il personale IFC nel corso dei propri studi si è focalizzato sulle malattie cardiovascolari, polmonari, renali, onco-ematologiche, psichiatriche, neurodegenerative ed endocrine.
Nel caso di tali malattie non trasmissibili, caratterizzate da cause molteplici e complesse, i modelli tradizionali di causalità mostrano i propri limiti. La crescente consapevolezza del ruolo dell’ambiente – sia in termini biologici che sociali – ha contribuito ad ampliare lo sguardo dell’epidemiologia clinica condotta in IFC, favorendone l’evoluzione verso un approccio interdisciplinare che coinvolge anche – ma non solo – biologia, economia, sociologia e psicologia.
Le attività di epidemiologia clinica svolte in IFC sono orientate allo sviluppo di metodi biostatistici ed epidemiologici innovativi, nonché alla progettazione e all’analisi statistica di indagini sui flussi informativi sanitari, di studi clinici e di studi osservazionali. Le ricerche attuate in IFC hanno integrato modelli biologici, strumenti bio-ingegneristici e approcci psico-fisiologici, servizi innovativi e sostenibili per la diagnosi e la gestione delle malattie utilizzando tecnologie di E-Health e ICT; hanno implementato registri di malattia e valutato l’impatto dei big data nella pratica clinica e preventiva.
L’approccio interdisciplinare fortemente perseguito nell’ambito degli studi condotti in IFC ha garantito una fruttuosa e continua collaborazione con altri istituti del CNR, Università ed altri enti di ricerca italiani ed internazionali, aziende sanitarie locali, l’Istituto Superiore di Sanità, società scientifiche e associazioni pazienti nazionali e internazionali.
Principali collaborazioni
- Fondazione Toscana Gabriele Monasterio
- Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE)
- Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, Università di Pisa
- IRCCS Fondazione Stella Maris, Pediatria generale, specialistica e neuropsichiatria infantile, Università di Pisa
- SD Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCLA) del Presidio Ospedaliero di Cisanello dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP), Università di Pisa
- Istituto di Management, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa
- Laboratorio Segnali e Immagini (SILab) dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “Alessandro Faedo”, ISTI-CNR di Pisa
- Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.
- Università degli Studi di Catanzaro.
- Erasmus Medical Center, Rotterdam, The Netherlands
- Amsterdam Medical Center, Amsterdam, The Netherlands
- Leiden University Medical Center, Leiden, The Netherlands
- Escuela Politecnica Superior – Universidad de Alcalá, Spain