
Primo Tecnologo
Epidemiologia e Promozione della Salute | Epidemiologia Ambientale, Comunicazione e percezione del rischio
Attività di Ricerca
Oggi è responsabile della comunicazione del rischio nel progetto PNNR-PNC One Health Citizen Science (https://partecipa.poliste.com/assemblies/ Comunicazionerischio), della co-creazione nel progetto PNNR-PNC Sintesi, della UO IFC-CNR del PRIN Seveso, collabora al progetto europeo PAS GRAS. Fa parte di AIE, AIP2, Enghea. Insegna a Università di Pisa e Scuola Superiore Sant’Anna.
La carriera professionale di Liliana Cori, laureata in Lettere, indirizzo Antropologia Culturale, conta circa 12 anni di lavoro in Organizzazioni Non Governative e 24 anni di lavoro in Istituzioni Governative. Le due parti sono ben distinte dal punto di vista della collocazione e finalità del lavoro ma in continuità sia delle tematiche – ambiente e salute – che dell’attenzione ai diritti delle fasce più deboli della popolazione.
Nel 2000 è con l’Agenzia Nazionale per l’Ambiente, oggi ISPRA, nello staff del Presidente, ufficio relazioni internazionali.
Nel 2001 al Ministero dell’Ambiente come esperta senior nella Task Force Ambiente per i fondi strutturali 2000-2006, il primo anno in Sicilia e poi a Roma, fino all’assunzione al CNR, nel giugno 2006.
Di particolare importanza il lavoro in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, che assieme al Ministero Salute e CNR avevano costituito una Task Force Salute. La collaborazione tra settore ambientale e sanitario inizia proprio attorno alle aree ad alto rischio SIN (Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche), che costituiranno il primo lavoro sviluppato al CNR (progetto PIAS-CNR con relativo rapporto per la Commissione Ambiente della Camera) e che ancora mantengono la loro centralità.
Il CNR, e in particolare l’Unità di ricerca di epidemiologia ambientale di IFC- CNR, lavora già in questo ambito a supporto di ISS e in rafforzamento delle azioni di gemellaggio istituzionale.
In questo periodo e in particolare con l’inizio del lavoro al CNR nel 2006 si segnala:
- l’impegno a supporto della ricerca e nella produzione scientifica;
- lo studio e la pratica e di ricerca nelle materie di comunicazione, percezione del rischio, environmental health literacy, etica e governance in epidemiologia ambientale, partecipazione pubblica, Valutazione di Impatto sulla Salute;
- esperienze di progettazione e gestione di progetti nazionali e internazionali;
- la presenza a conferenze nazionali e internazionali sulle materie di interesse, con abstract scientifici,
- la presenza a festival ed eventi di divulgazione cui partecipa come invitata, relatrice o formatrice.
La produzione scientifica cresce con il tempo e si rafforza grazie all’interazione con i colleghi, mentre si mantiene e aumenta la qualità dei contributi rivolti al pubblico non esperto, a cui la ricerca deve essere comunicata. Vengono coinvolti cittadini e decisori nella gestione e mitigazione del rischio.
L’esperienza internazionale facilita la costruzione di reti di ricerca e collaborazioni scientifiche.
Pubblicista 1994-2018
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