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KERMIT, il nuovo progetto per la diagnosi precoce delle malattie renali

    Un cerotto cutaneo, un “lab-on-a-chip” non invasivo per diagnosticare e monitorare le malattie renali a partire dal sudore: questo è il progetto KERMIT (Kidney Disease Sweat sensor patch for Early diagnosis and Remote MonIToring), finanziato dal l’UE per lo sviluppo una piattaforma semplificata e accessibile per l’individuazione di biomarcatori – presenti nel sudore – relativi alle malattie renali. 

    Il partenariato è internazionale e multidisciplinare: SAL (Silicon Australian Labs) – coordinatore di progetto, Istituto di Fisiologia Clinica, Università di Pisa, University of Ioannina, Infineon, Graz University of Technology (TU Graz) e la Fondazione MY Pacjenci.

    L’obiettivo del progetto KERMIT è quello di sviluppare una piattaforma scalabile che integri sensori per l’analisi del sudore per la diagnostica non invasiva delle malattie renali, ma trasferibile anche ad altre patologie.  Per l’Istituto di Fisiologia Clinica, il bioingegnere P. Salvo, responsabile del progetto, e la collega dott.ssa L. Tedeschi studieranno l’uso di oligonucleotidinanomateriali 2D e tecniche spettroscopiche per realizzare il sistema di biosensing del lab-on-chip. 

    Tale lab-on-chip potrà essere facilmente inviato dai medici e usato dai pazienti per lo screening della popolazione a rischio e per monitorare le malattie croniche a distanza.

    Le caratteristiche principali di KERMIT sono un microchip per l’analisi elettrica biomolecolare, l’uso di acidi nucleici per l’analisi del sudore e l’impiego di materiali stampabili ecologici. Tali tecnologie in combinazione con protocolli di utilizzo personalizzati per il paziente agevoleranno il passaggio a un approccio di monitoraggio preventivo.

    La piattaforma KERMIT ha 3 obiettivi principali:

    • Creare un riferimento per la diagnosi remota basata sulla relazione tra biomarcatori nel sudore, biomarcatori nel sangue e malattie renali.
    • Fornire meccanismi di rilevamento elettrochimico affidabili per i biomarcatori delle malattie renali realizzati su sensori stampati riducendo al minimo i falsi positivi tramite il rilevamento multi-analita.
    • Ideazione di un lab-on-chip indossabile a basso costo e versatile per misure non invasive di biomarcatori, progettato per essere perfettamente integrato nella vita dei pazienti. 

    Le tecnologie innovative del progetto KERMT dipenderanno principalmente dalla sinergia tra 5 discipline: convalida dell’impatto nefrologico, nuove tecniche di sensing, elettronica stampata ad alta produttività, integrazione della tecnologia CMOS e progettazione guidata dalla prospettiva del paziente. 

    Per saperne di più: https://kermitsense.eu