L’epidemiologia socio-sanitaria rappresenta un ambito specifico dell’epidemiologia dedicata all’analisi dei modelli di distribuzione e dei fattori determinanti delle malattie, e al monitoraggio dello stato di salute della popolazione, analizzando componenti della sfera sociale, di quella economica e dello stile di vita.
Questo approccio multidimensionale e multidisciplinare si basa sul fondamento che la salute non è influenzata esclusivamente da agenti patogeni o predisposizioni genetiche, ma è anche profondamente condizionata dal contesto in cui la popolazione vive, studia e lavora.
Nel dettaglio, l’epidemiologia socio-sanitaria, attraverso studi dei comportamenti a rischio e loro mutazioni nel tempo, indaga:
- Le disuguaglianze sociali nella salute, ovvero le differenze negli esiti sanitari che dipendono da variabili come il reddito, il livello di istruzione, il tipo di occupazione e le diverse forme di svantaggio sociale o di vulnerabilità.
- L’influenza delle condizioni abitative, educative e lavorative sullo stato di salute, tenendo conto, ad esempio, dell’esposizione a fattori di rischio come lo stress occupazionale, le difficoltà negli studi o la precarietà familiare ed abitativa.
- Le interazioni tra comportamenti individuali a rischio legati alla salute come fumo, alcol, alimentazione, attività fisica, uso di sostanze, uso di risorse digitali e della rete e, il contesto socio-culturale esplorando come le norme sociali, le reti di supporto e l’accesso alle risorse influenzino le scelte e le abitudini personali.
- L’equità nell’accesso e nell’utilizzo dei servizi sanitari, analizzando come variabili socio-demografiche (età, genere, etnia, livello socio-economico, grado di istruzione) possano favorire o ostacolare il ricorso a cure appropriate e tempestive.
L’obiettivo principale dell’epidemiologia socio-sanitaria, è dunque quello di produrre evidenze scientifiche utili a supportare la pianificazione di interventi di prevenzione e la formulazione di politiche sanitarie pubbliche che siano capaci di ridurre le disparità e promuovere la salute in tutti gli strati di popolazione, con particolare attenzione ai più vulnerabili, come gli adolescenti o gli anziani che vivono in condizioni di solitudine.